Parli con Nicola Cortopassi e ti accorgi che è esattamente come lo vedi lavorare: tranquillo, rilassato ma anche determinato, sicuro di ciò che ti dice come di ciò che ti propone negli esercizi in palestra.
Ormai sono 15 anni che Nicola è il preparatore atletico della Pallacanestro Lucca, e dovrebbe averne viste tante da raccontarne per una giornata intera, eppure anche per lui quest’anno c’è qualcosa di nuovo: “Devo dire che è la prima volta che lavoro con atleti USA, ho lavorato anche nel calcio (Livorno, ndr) ma con atleti dell’est e comunque non d’Oltreoceano, quindi per me sono esperienze nuove di questa stagione. Sapevo e ho verificato che gli americani amano molto lavorare sulla forza e magari meno sulla corsa".
D: In tutti questi anni qualcosa sarà pur cambiato nella metodologia di lavoro.
C: “Qualcosa? Molto direi! Prima si guardava all’atletica leggera in primis, adesso curiamo la preparazione dei giocatori in maniera molto più specifica, prima i pesi erano utilizzati molto meno di adesso, oggi si lavora molto di più sulla forza che non sulla resistenza”.
D: E i giocatori?
C: “Sono cambiati anche loro, hanno capito l’importanza del lavoro preventivo e, ad esempio, si presentano ai raduni molto più preparati e pronti per lavorare. Chiaramente un atleta esperto sa gestire il proprio corpo molto meglio di un giovane, al quale dobbiamo insegnare questa attività per poter ottenere il massimo possibile”.
D: Roberto Russo è un coach esigente.
C: “Certamente, ma tra di noi il rapporto è ottimo e quindi lavoriamo bene sui programmi stabiliti. Anche i giocatori sono pienamente disponibili, in questo senso non ho nulla da rimproverare loro“.
D: I programmi finora sono rispettati?
C: “Fondamentalmente sì. Chiaramente nel corso della stagione cercheremo di lavorare individualmente con i giocatori anche in base ai loro minutaggi; chi gioca tanto ha un approccio diverso al lavoro fisico rispetto a chi ha un utilizzo inferiore, l’obiettivo è portare tutti a un livello migliore possibile”.