Partecipa a LuccaCittà.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Denunciate due donne incinte per possesso di attrezzi da scasso. Utilizzavano il loro stato di gravidanza per far leva sulle persone

La Redazione
Condividi su:

I servizi di prevenzione e vigilanza della Polizia di Stato sono sempre più rivolti al contrasto dei furti nelle abitazioni con un controllo rafforzato del territorio da parte degli equipaggi della Squadra Volante.

Stamane 23 agosto, durante detti controlli, nel quartiere Sant'Anna un equipaggio ha notato e fermato due giovani donne, entrambe in evidente stato di gravidanza, che alla vista della polizia hanno mostrato segni di nervosismo ed imbarazzo: tali segni sono stati colti dagli agenti che hanno perciò proceduto al fermo e all’identificazione.

Entrambe le donne, prive di documenti, sono risultate essere zingare di un campo nomadi in provincia di Milano. Sono state accompagnate in questura per essere sottoposte ai rilievi foto dattiloscopici  per essere identificate con certezza.

Inoltre sono state sottoposte a perquisizione da personale femminile della polizia, rinvenendo addosso alle stesse diversi arnesi atti allo scasso.
Dalla banca dati della polizia è emerso che le due ventenni hanno numerosissimi precedenti per furti compiuti in diverse città italiane ed un numero impressionante di false identità.

Una delle due sotto un nome falso era ricercata per l’espiazione di una pena di mesi otto, contestualmente sospesa per il suo stato di gravidanza.


La nota di rilievo dell’episodio in parola è il rinvenimento sulle persone di alcuni pezzi di materiale plastico, ritagliato da contenitori di detersivi e di bottiglie nella parte del logo del prodotto. In realtà tali oggetti, a cui inizialmente non si riusciva a dare una spiegazione,  sono risultati essere degli infallibili strumenti per l’apertura di porte blindate non chiuse a chiave.

In pratica i ritagli di plastica rinvenuti sostituiscono la vecchia lastra di raggi x utilizzata per insinuarsi fra le serrature delle abitazioni, chiuse con superficialità.

Inoltre il fermo delle due donne e gli strumenti di effrazione rinvenuti sono indicativi della tipologia di ladri che si aggira e degli obiettivi che prendono di mira.

In particolare le case difese da serrature semplici, o abitazioni in cui i proprietari si dimenticano di attivare il sistema di allarme, anche se escono per pochi minuti.

A volte tali professioniste del furto utilizzano il loro stato di gravidanza per far leva sulle persone a cui chiedono magari un semplice bicchiere d’acqua per farsi aprire la porta di casa.

Le due donne sono state denunciate per il possesso di arnesi atti allo scasso e allontanate da Lucca per tre anni con Foglio di Via Obbligatorio del Questore.

Condividi su:

Seguici su Facebook