L'incedio scoppiato in un'abitazione di Pontetetto tra il 10 e l'11 agosto è risultato essere doloso.
Dopo accertamenti e varie dichiarazioni dei presenti i Carabinieri di San Concordio hanno capito di trovarsi di fronte ad un incendio scatenato da qualcuno.
Stando ad alcune testimonianze, poco prima che i locali del seminterrato andassero in fiamme era stato visto aggirarsi per la zona Giorgio G. del '37 pluripregiudicato per furti e reati contro il patrimonio, con alle spalle un omicidio passionale preterintenzionale.
Identificato l'uomo, i Carabinieri si sono recati presso la sua abitazione, dove l'hanno trovato seduto sugli scalini che fumava una sigaretta, visibilmente sotto gli effetti dei fumi del alcol. È stato portato in caserma per ulteriori accertamenti.
Interrogato, ha confessato di covare un certo rancore per la proprietaria del palazzo, una donna cinquantatreenne, che tempo addietro, gli avrebbe venduto dei mobili che lui però non voleva. Nella speranza di spaventarla ed allontanarla, ha pensato di dar fuoco allo scantinato dove erano state stoccate grosse quantità di mobili appartenenti alla signora.
Giorgio G. ha utilizzato dell'ovatta imbevuta di alcol ed un mozzicone di sigaretta per appiccare l'incendio ed avere il tempo necessario per allontanarsi. I Carabinieri hanno poi rinvenuto sulla bicicletta dell'uomo alcuni batuffoli che emanavano ancora forte odore di combustibile.
L'incendio non ha provocato vittime, solo un ragazzo di 19 anni si è dovuto sottoporre ad ulteriori accertamenti medici perché aveva inalato troppi fumi provenienti dallo scantinato. Un'intossicazione lieve con soli 7 giorni di prognosi.
È andata peggio al piromane che è stato denunciato per danneggiamento aggravato, seguito da incendio, ed è stato arrestato. Il processo si svolgerà il prossimo settembre.