Ieri, lunedì 5 agosto è stato denunciato il furto di 36 armi in un'abitazione di San Cassiano a Vico. Il più grande furto di questo tipo mai visto a Lucca.
Il proprietario, un imprenditore, è un appassionato di caccia in possesso di circa 40 armi, tra fucili da caccia e armi storiche, tutte regolarmente conservate in una teca di sicurezza. L'intero arsenale era denunciato e registrato. Un vero capitale che, si stima, si aggiri intorno a 100.000 euro.
Vista l'entità e la pericolosità del furto i Carabinieri si sono subito messi all'opera per rintracciare i malviventi e le armi.
L'imprenditore e la moglie sono partiti sabato e sono rientrati lunedì mattina. Una volta tornati a casa hanno scoperto che l'abitazione era stata violata e che erano stati rubati gioielli, orologi, bigiotteria e molte armi: 36. Intervenuti subito sul posto i Carabinieri di Borgo Giannotti che hanno diramato l'allarme anche alle province limitrofe.
Furti simili possono risultare estremamente pericolosi poiché le armi rubate possono andare a rimpinguare l'arsenale del mercato nero ed essere utilizzate per rapine, caccia illegale o bracconaggio. Il valore commerciale di fucili sottratti dall'abitazione è subito risultato alto poiché erano armi "pulite", mai usate per delinquere. Una volta abrasa la matricola sarebbero diventate estremamente preziose e molto difficili da rintracciare. Inoltre le armi era ben oliate, perfette e funzionanti.
Secondo una ricostruzione i ladri sarebbero entrati da un terrazzo situato al primo piano. Da lì, avrebbero aperto la porta-finestra guadagnadosi l'accesso alla villa.
Dopo aver arraffato qualche oggetto di valore, i malviventi hanno forzato la teca che custodiva le armi, facendone razzia.
La casa in questione è abbastanza isolata, il furto potrebbe essere durato anche delle ore.
Durante le indagini sul posto si è fatto avanti un testimone che sosteneva di aver visto una C3 sospetta fuori dall'abitazione durante il weekend. Intorno al veicolo si aggiravano due uomini che, colti di sorpresa da un'altra auto che passava di lì, hanno repentinamente chiuso il bagagliaio, come se volessero nascondere qualcosa.
L'uomo si è appuntato ora e targa.
Accorgendosi poi del trambusto, lunedì mattina, ha fatto presente quanto aveva visto. Un aiuto che è risultato essere prezioso per i Carabinieri che subito hanno identificato l'auto, intestata ad una donna di 45 anni, Gabriela G. residente a Ponsacco.
I Carabinieri di Borgo Giannotti, di San Lorenzo a Vaccoli, di Nozzano, di Ponte a Moriano e di Villa Basilica, unitamente con la Radiomobile, si sono precipitati alla centrale di Ponsacco per reperire informazioni utili sulla donna, incensurata, risultata sposata con Lazhar Z. tunisino del '69 pluripregiudicato, noto alle forze dell'ordine.
Il PM di Pisa Mantovani ha subito autorizzato la perquisizione della casa e del risotrante di famiglia. Dopo un po' di esitazione, le due figlie della coppia, hanno aperto la porta di casa. Ma Lazhar non era presente.
Una volta arrivata anche la moglie è stata interrogata e, chiestole di aprire il garage per controllarne il contenuto, sosteva di non avere la chiave.
I CC hanno richiesto l'intervento dei Vigili del fuoco che hanno forzato il garage.
Come presupposto dai militari, al suo interno sono stati rinvenuti gli oggetti di valore e le armi sottratti dalla villa. La donna è stata subito ammanettata. Lazhar, rientrato alle 17 ha ricevuto lo stesso trattamento.
I Carabinieri hanno rinvenuto anche una grossa cifra di denaro in contanti. Avendo ritrovato solo 30 fucili, ipotizzano che 6 siano già stati venduti e che quei soldi, siano stati frutto di una compravendita.
Il furto è chiaramente mirato e premeditato. Lazhar sapeva bene cosa avrebbe trovato nell'abitazione.
Proseguono le indagini per ritrovare le 6 armi mancanti ed il complice del tunisino.
Interrogato, non ha voluto collaborare. Attualmente lui e la moglie sono detenuti nel carcere di Pisa. Le figlie sono state affidate agli zii. Richiesto anche l'intervento dei Servizi Sociali.
L'uomo è stato denunciato per detenzione illegale di armi e ricettazione. Ma le indagini sono ancora in corso.
La collaborazione con i Carabinieri di Ponsacco è stata fondamentale poiché, grazie alla conoscenza del territorio hanno subito capito chi dovevano cercare, velocizzando le indagini. Indagini in cui il tempismo era fondamentale poiché in poche ore le armi rubate sarebbero potute sparire o diventare irreperibili.
La celerità e la collaborazione di quasi 30 Carabinieri hanno permesso che quell'arsenale non finisse in mano a delinquenti. "Le armi rubate potrebbero finire puntate in faccia ad un rappresentante delle forze dell'ordine, o ad un cittadino. Quando ci imbattiamo in furti di simili concentriamo tutti i nostri sforzi e le nostre risorse per reperirle, garantendo così sicurezza ai nostri colleghi e ai cittadini stessi" conclude Angioni.
Ci sembra utile rinnovare l'invito dei Carabinieri: qualora vediate movimenti sospetti, non esitate a chiamare il 112.