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Il Comune di Capannori in visita alla Casa della Salute di Marlia.

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Come sempre il Comune di Capannori ha una forte attenzione per il sociale.
Stamani, infatti, la commissione delle politiche sociali si è recata in visita presso la Casa della Salute di Marlia. 

Quest’anno è stato investito oltre un milione e 100 mila euro per i soggiorni di 43 ultrasessantacinquenni alla Residenza sanitaria assistita (Rsa) e di 7 anziani al Centro diurno “Il Melograno” inseriti all’interno della Casa della salute di Marlia. Una spesa che permette di mantenere alti standard qualitativi all'inerno della struttura.

Quando si tratta di sociale, sempre in prima linea l'Asessore Gabriele Bove, presente anche stamani, che dichiara: “La ‘Casa della salute’ di Marlia, sorta nel 2009 grazie alla sinergia tra Comune ed Azienda Usl 2 di Lucca, è un buon modello di integrazione sociale e sanitaria per i cittadini. La nostra amministrazione comunale ha tra le priorità il sostegno alle persone più anziane, in particolare a chi ha esigenza di un’assistenza specifica, come quelle non autosufficienti o parzialmente autosufficienti”.


La Residenza sanitaria assistita e il Centro Diurno sono dei fiori all’occhiello sia sotto l’aspetto gestionale, sia sotto quello del gradimento da parte degli ospiti e delle loro famiglie” afferma il presidente della Capannori Servizi srl, Gino Malfatti, “Merito di questo, oltre che all’amministrazione comunale, va al personale che ogni giorno svolge il proprio lavoro con grande professionalità, e alle associazioni che, grazie alle loro attività, allietano le persone anziane”.

In totale gli ospiti della Residenza sanitaria assistita sono 66; oltre ai 43 a carico del Comune, vanno infatti considerati quelli inseriti tramite il fondo regionale per la non autosufficienza. Stessa questione riguarda il Centro Diurno, dove gli assistiti totali sono 20.

Molti sono i progetti realizzati per coinvolgere gli anziani, come laboratori e attività di intrattenimento. Per rimanere in contatto con i propri familiari, gli ospiti della Rsa possono anche pranzare o cenare con loro; è sufficiente effettuare la prenotazione dei pasti.

Questa è anche la prima struttura del genere in Toscana dove in tavola viene servita l’acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia grazie al progetto “Acqua buona” promosso in collaborazione con Acque spa per la riscoperta delle tradizioni e la riduzione dei rifiuti. Si stima che questo permetta di risparmiare 31 mila bottigliette di plastica l’anno, per un totale di 37 mila 500 litri d’acqua.

Nel corso del sopralluogo, la commissione consiliare ha anche visitato il modulo ad alta intensità assistenziale, denominato “Ospedale di comunità” per ricoveri temporanei o di sollievi per soggetti non autosufficienti, gestito dall’Azienda Usl 2 di Lucca.

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