Il Consiglio Generale della Fondazione Puccini ha rinnovato i suoi organi, nominando il nuovo Consiglio di Amministrazione.
Si tratta di un adempimento molto importante, legato all’entrata in vigore del nuovo statuto, approvato nel febbraio scorso.
Dopo i necessari adempimenti per l’approvazione da parte della Prefettura di Lucca, la Fondazione Puccini ha invitato i soggetti individuati dallo statuto – Comune di Lucca in qualità di Fondatore Promotore, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha acquisito la qualifica di Fondatore perla concessione in comodato del Puccini Museum Casa natale, Camera di Commercio, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Associazione Lucchesi nel mondo, Arcidiocesi di Lucca, Provincia di Lucca – a designare i suoi rappresentanti per il CdA.
Nella riunione di martedì quindi è stato possibile nominare i designati come membri del CdA. Si tratta di: il Sindaco Alessandro Tambellini e Pietro Fazzi (Comune di Lucca), Arturo Lattanzi e Franco Mungai (Fondazione Cassa di Risparmio), Claudio Guerrieri (Camera di Commercio), Alberto Del Carlo (Fondazione Banca del Monte), Ilaria Del Bianco (Associazione Lucchesi nel mondo) e Don Piero Ciardella (Arcidiocesi di Lucca). Non è pervenuta la designazione della Provincia di Lucca.
Con questa nomina decade il precedente Consiglio generale. I soggetti che vi erano rappresentati e che non fanno parte del nuovo CdA – Comune di Viareggio, Comune di Pescaglia, Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, Teatro del Giglio, Istituto Musicale “L.Boccherini” e il Centro studi Giacomo Puccini – acquisiscono di diritto la qualifica di partecipanti, e potranno quindi continuare a dare il loro importante contributo alla gestione della Fondazione stessa ed al raggiungimento degli obiettivi fissati.
Si è trattato quindi di una sorta di passaggio di consegne, in una situazione profondamente cambiata rispetto agli anni più recenti, quando la Fondazione rischiava di dover chiudere i battenti. È sicuramente merito del Consiglio generale appena decaduto se non è stata decisa la dismissione e se sono state intraprese iniziative che si sono rivelate molto felici, come la rivendicazione dei diritti d’autore e della proprietà della Villa di Viareggio. Ora il nuovo CdA può operare contando sulle proprie risorse e guardare al futuro. Nella prima riunione in cui il CdA si insedierà, si inizierà sicuramente a discutere della nuova mission della Fondazione e delle modalità che consentiranno di raggiungerla.