E' stato inaugurato oggi a San Concordio, alla presenza del vicesindaco di Lucca Ilaria Vietina e l'Arcivescovo Italo Castellani, il Parco della Montagnola a san Concordio in Contrada, riportato a nuova vita grazie ad un intenso lavoro del quartiere supportato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
In particolare il lavoro dell'IRBEB – Istituto per la Ricerca sulla Biodiversità e l'Etica delle Biotecnologie, l'Arcidiocesi di Lucca – Ufficio Pastorale Caritas, la Parrocchia di San Concordio, l'Istituto Comprensivo Lucca II, supportati dal Comune di Lucca e da Sistema Ambiente è stata effettuata un'opera di recupero dello spazio che versava in condizioni di severo degrado.
Nello specifico, l'IRBEB ha provveduto attraverso il Consorzio Forestale delle Colline Lucchesi al ripristino delle aree verdi e la potatuta e la diradazione degli arbusti presenti, mentre i volontari della Parrocchia e soggetti a rischio esclusione sociale e in situazioni di marginalità economica introdotti grazie a percorsi di inserimento lavorativo hanno ripristinato i camminamenti, preparato i cordoli che contenessero la franatura dei poggi circostanti, hanno pulito e tinteggiato i muretti, riparato le due bacheche illustrative e predisposto i cartelli esplicativi, nonché provveduto alle operazioni di pulitura dell'area parco.
Proprio questa metodologia di lavoro caratterizza l'azione del progetto: l'intenzione di restituire alla vita della comunità e del quartiere spazi per la vita collettiva, grazie all'attivazione di percorsi di inclusione e di cura e accompagnamento verso soggetti fragili e a rischio esclusione, in particolar modo per problemi di natura economica. Per questo motivo, oltre 10 persone, individuate dal centro di Ascolto Caritas della Parrocchia di san Concordio hanno avuto la possibilità di svolgere alcune ore di servizio (complessivamente oltre 600) al fine di riportare il parco alla vita.
Gli studenti della scuola media Leonardo da Vinci hanno decorato poi le colonne della tettoia presente e decorato la pavimentazione dell'area anfiteatro con giochi della tradizione, come dama, campana, il gioco dell'oca.
Il progetto si occuperà anche di garantire un servizio di sorveglianza e pulizia spicciola dell'area, sempre attraverso il lavoro di soggetti fragili.
L'intero intervento si colloca nella più ampia cornice di lavoro del progetto “Asola e Bottone – quartieri attivi contro la povertà” che si propone di animare percorsi di cittadinanza responsabile e solidale, favorendo l'impegno dei cittadini ed il lavoro di rete nei quartieri al fine di creare percorsi di cura del bene comune e di inclusione per i soggetti più fragili o in condizioni di disagio e fragilità economica.