La giunta comunale ha decretato ufficialmente con apposita deliberazione di non approvare il progetto esecutivo relativo al teatro del Giglio così come presentato dalla ditta appaltatrice e di recedere al contempo dal contratto di appalto. La decisione arriva dopo che sempre con delibera (la n. 247 del 17 novembre) la giunta aveva ravvisato motivi di interesse pubblico, nonché legati a carenze e criticità emerse in fase di validazione progettuale, per non approvare il progetto contenuto nel Piuss.
Passati dunque 10 giorni, quelli necessari alla ditta appaltatrice per presentare le proprie controdeduzioni, l’amministrazione ha stabilito di non procedere oltre relativamente ad un progetto che nella sua veste definitiva fu approvato più di 4 anni fa dalla giunta Favilla e che aveva a suo tempo come obiettivo quello di rendere la struttura più funzionale e tecnicamente adeguata agli standard operativi con la sopraelevazione del tetto del palcoscenico in modo da elevare a sua volta la ‘graticcia’ alloggiata in cima alla torre scenica, e con la ristrutturazione della buca-orchestra in modo da portarla a contenere fino ad un massimo di 70 elementi.
I motivi alla base di questa decisione risiedono nel fatto che non solo nel corso di questi anni è stata riscontrata una carenza della ditta appaltatrice a fornire tutta una serie di documenti ed elaborati necessari a completare il progetto esecutivo secondo quanto previsto dalla normativa vigente, ma la giunta, anche sulla base di una serie di sollecitazioni provenienti dagli addetti ai lavori del settore, ha avviato all’inizio di quest’anno una riponderazione di tutto l’intervento previsto al teatro del Giglio e al termine di questo processo di riponderazione ha ravvisato “ragioni di interesse pubblico – come si legge nella deliberazione relativa all’argomento – in termini di comparazione fra costi e benefici, per non procedere oltre con l’intervento e, quindi, per non approvare il progetto esecutivo presentato dall’appaltatore; progetto che, comunque, non sarebbe approvabile per tutte le carenze e criticità tecniche (…) rappresentate”.