Il presidente e direttore artistico del Festival “Puccini e la sua Lucca”, il maestro Andrea Colombini, è stato assolto con formula piena dalla Corte di Appello di Firenze, con sentenza emessa venerdì 31 gennaio 2014, per quanto concerne i fatti che lo vedevano coinvolto in una presunta indebita usurpazione di marchi e simboli appartenenti alla Fondazione Puccini di Torre del Lago. La pronuncia riabilita pienamente, l’immagine e l’operato di Colombini, vistosi condannare al pagamento di una pena pecuniaria in sede di giudizio di primo grado.
“La mia assoluzione, in qualità di presidente del Festival Puccini e la sua Lucca, dal reato di aver usurpato marchi e/o simboli della Fondazione Puccini di Torre del Lago arriva dopo quasi 8 anni di gogna mediatica - dichiara Colombini -. Otto anni di offese giornalistiche documentate, di insulti, di illazioni, di ostracismi, di malcelato disappunto verso di me e verso la struttura che presiedo, il tutto a dispetto dei visibili grandi risultati di pubblico e di critica. Sapevo di essere nel giusto quando ho creato il Festival Puccini e la sua Lucca: sapevo di non fare niente contro il Pucciniano di Torre del Lago. Sapevo di fare qualcosa di utile, bello e con futuro grande - come è, alla vigilia del nostro 10mo compleanno - per Puccini e per il binomio Puccini/Lucca. Per Puccini e la Sua , la nostra e anche la mia città. Da ieri Puccini è anche SENZA OMBRE legalmente legato, nel marchio, al suo festival lucchese, senza più dubbi. Non che ce ne fossero: prova ne era che abbiamo proseguito, nonostante la condanna in primo grado, nell'uso dei nostri marchi senza che nessuno continuasse a perseguirci o che qualche tribunale ci avesse stoppato nella pubblicità del festival. Segno che si sapeva già che il nostro operato rientrava nell’alveo della legalità e che agivamo a regola d’arte.
"Nonostante questa evidenza - prosegue - c'era stata la sentenza di primo grado a mio carico, da parte di un tribunale locale. Sentenza cancellata da decisione della Corte di Appello di Firenze, che ringrazio per la speditezza del giudizio.
Continua poi con una frecciatina rivolta alla stampa: "Ho rinnovata fiducia nella Magistratura e nel sistema di giudizio italiano, per cui una persona è colpevole solo dopo il terzo grado di giudizio, cosa che - almeno i giornali - parevano aver dimenticato nel mio caso".
"Auspico - conclude Colombini - l’inizio di un rapporto di vicinato fruttifero con un Festival importante come il Pucciniano. Il trionfo globale del brand Puccini sta a cuore a tutti e quello che noi rinomatamente produciamo e positivamente rendiamo all'immagine di Puccini a Lucca e nel mondo, ci rende oltremodo orgogliosi".